Profondità di fuoco, back focus, front focus e shimming

Profondità di fuoco

Spesso confusa con la profondità di campo, indica la distanza davanti e dietro al piano focale entro la quale il sensore o la pellicola possono essere collocati per catturare immagini accettabilmente nitide.

Questa sorta di margine di tolleranza decresce al diminuire della lunghezza focale dell’obiettivo utilizzato.

Back focus

È la distanza tra il retro dell’obiettivo montato in macchina e il piano sul quale si trova, all’interno della macchina, il supporto fotosensibile. Quando si parla di problemi di back focus in relazione a un’ottica manuale ci si riferisce quindi a una collocazione dell’obiettivo rispetto al sensore o alla pellicola che non rientra nei limiti della profondità di fuoco.

Quando un obiettivo non va a collocarsi correttamente all’interno del bocchettone della camera, può accadere che la messa a fuoco risulti parzialmente compromessa o persino del tutto impossibile, come nel caso che l’intera profondità di fuoco si sposti, a causa del difetto, davanti o dietro al piano del sensore o della pellicola. Lo stesso problema può essere causato dall’applicazione sull’obiettivo di un filtro posteriore di bassa qualità o non ben posizionato. In entrambi i casi i problemi ottici sono legati a un’alterazione del back focus e sono tanto più visibili quanto più corta è la focale dell’obiettivo in uso.

Nonostante il termine back focus identifichi una misura lineare e non un difetto, è uso comune utilizzare espressioni del tipo “Questo obiettivo soffre di back focus”; è un po’ ciò che accade col termine rolling shutter, spesso utilizzato per indicare i problemi che possono derivare da questa tecnologia, piuttosto che la tecnologia stessa.

Shimming

I difetti di back focus non gravi possono essere risolti mediante un adeguato shimming, ossia aggiungendo o rimuovendo dei distanziatori che nelle ottiche cinematografiche si frappongono tra baionetta e barilotto. Queste rondelle ultra sottili sono utilizzate per effettuare delle micro registrazioni del tiraggio, così da calibrare con precisione la scala delle distanze presente sulla ghiera di messa a fuoco degli obiettivi e farla corrispondere alle distanze di fuoco effettive. Per approfondire: Gli obiettivi cinematografici

Front focus e back focus

Parlando di obiettivi autofocus queste due espressioni vengono utilizzate per indicare un’imprecisione dell’automatismo di messa a fuoco. La conseguenza del difetto è che la macchina va a fuocheggiare un piano davanti (front focus) o dietro (back focus) il punto di fuoco scelto dall’utente.

Nella maggior parte dei casi questi problemi vengono risolti con un’aggiornamento firmware dell’obiettivo o della camera o semplicemente modificando dei parametri di compensazione relativi all’autofocus nel menù della camera stessa. In casi più rari può rivelarsi necessario ricorrere all’intervento dell’assistenza, magari per correggere dei difetti meccanici della macchina o dell’obiettivo. Può infine accadere che un determinato accoppiamento camera-obiettivo proprio non possa offrire risultati affidabili per quanto riguarda il fuoco automatico, magari a causa di una non totale compatibilità software; questo è più probabile che accada quando si utilizzano ottiche universali anziché originali.


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