In fase di progettazione di un film è fondamentale determinare una paletta colori, ossia il gruppo dei colori base che caratterizzeranno la fotografia, con le loro implicazioni atmosferiche e psicologiche. Affinché la paletta colori stabilita possa essere rispettata, è indispensabile che il DP collabori strettamente con lo scenografo, il costumista e i responsabili di trucco e parrucco.
Le palette più comuni si fondano su due o tre colori analoghi, complementari o triadici, oppure su varie sfumature di una sola tonalità, al fine di produrre un’immagine dall’impressione monocromatica.
Dissonanza cromatica
Si verifica introducendo un colore del tutto estraneo alla paletta stabilita, il cui scopo è far risaltare un determinato elemento o sottolineare una determinata scena. L’estremizzazione di questa tecnica è l’inserimento di un colore all’interno di un film in bianconero.
Utilizzo associativo del colore
Uno o più colori possono essere associati a un personaggio, a un ambiente o a un concetto per lavorare a livello subliminale sullo spettatore, sulla base della valenza psicologica delle tonalità scelte e/o del livello di contrasto cromatico che queste tonalità producono. Per fare un esempio, dei capi d’abbigliamento dai colori tenui e analoghi tra loro suggeriscono chiaramente un personaggio dal carattere ben diverso rispetto a un personaggio i cui vestiti presentano tonalità sature e complementari. Lo stesso vale per gli ambienti. Oppure: se in un film le scene di pericolo sono sempre dominate da un certo colore, quando lo spettatore vedrà apparire in scena quella tinta proverà un senso di tensione ancor prima che il pericolo si presenti.
Transizioni cromatiche
Si verificano quando nel corso della narrazione i colori associati a un personaggio, a un ambiente o all’intero film cambiano in maniera sensibile in seguito a una svolta che può riguardare un personaggio nello specifico o la storia in generale. Per esempio, il costume del protagonista può passare da toni chiari a toni scuri per sottolineare una corruzione del personaggio; oppure l’intera paletta colori del film può modificarsi, abbandonando magari colori saturi e caldi in favore di colori spenti e freddi, allo scopo di rappresentare un cambiamento nella percezione che il protagonista ha del mondo in cui vive, così come per rappresentare visivamente un effettivo cambiamento dell’ambiente, divenuto da favorevole a ostile nei confronti del personaggio.
Palette colori triadiche
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Il direttore della fotografia