Con contrast ratio, lighting ratio o key to fill ratio si indica il rapporto di luminosità tra due zone dell’immagine. Di norma, tra la parte in luce e la parte in ombra del volto degli attori.
Dato che ad ogni incremento di 1 stop la quantità di luce raddoppia, in un rapporto 2:1 la parte più chiara è 1 stop più luminosa della più scura, in un rapporto 4:1 è 2 stop più luminosa, in un rapporto 8:1 è 3 stop più luminosa e così via.
Contrast ratio | Differenza in Stop |
2:1 | 1 |
3:1 | 11/2 |
4:1 | 2 |
5:1 | 21/3 |
6:1 | 21/2 |
7:1 | 22/3 |
8:1 | 3 |
In realtà esprimersi in termini di contrast ratio non è affatto una pratica diffusa sui set cinematografici, si preferisce indicare direttamente in stop la differenza di esposizione tra una zona e l’altra. Comunque sia, stabilire quali dovranno essere i livelli di contrasto all’interno di un film è parte integrante del lavoro di preproduzione; è cruciale per stabilire e tenere sotto controllo le atmosfere. Inoltre, attenersi a un dato livello di contrasto in tutte le scene che condividono la stessa ambientazione è estremamente utile per la continuità visiva. Un film in cui i rapporti di luce variano senza controllo da una scena all’altra risulta quasi sempre amatoriale.
Sul set, lo strumento migliore per leggere i livelli di contrasto presenti su un soggetto è ancora oggi l’esposimetro a luce incidente.
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