Teoria, fisiologia e psicologia del colore

Per utilizzare il colore in maniera funzionale alla storia è fondamentale sapere come un dato colore influenza la percezione dell’osservatore, come i vari colori interagiscono tra di loro e come vengono interpretati dalla pellicola o dalla camera in uso.

Per esempio è utile sapere che il verde, a parità di luminosità e saturazione, viene percepito dal nostro occhio come più luminoso degli altri colori. È importante sapere che risalta se accostato al rosso e che adiacente al giallo o al ciano produce un basso contrasto. Non di minore importanza è essere consapevoli del modo in cui il verde può influenzare lo spettatore dal punto di vista psicologico.

E ancora: se la camera che stiamo utilizzando tende a scaldare i verdi, possiamo preparare per il set delle LUT specifiche, atte a contrastare questi shift cromatici, così da poter previsualizzare a monitor dei verdi corretti già durante le riprese; oppure possiamo mettere in scena dei verdi tendenti al ciano, in grado di controbilanciare il comportamento della camera in uso.

Anche la resa cromatica di un dato obiettivo può condizionare in maniera significativa un’immagine. Volendo pieno controllo sul girato, in fase di preproduzione è indispensabile testare a fondo sia la camera che le lenti scelte per le riprese, così come le luci e gli accessori che con esse utilizzeremo. Al termine di queste prove, con un po’ di esperienza, sarà possibile avere sul set una buona capacità di previsualizzazione del risultato finale.

Il colore

Nel linguaggio comune ogni colore è descritto da tre caratteristiche: tonalità, chiarezza e saturazione.

Scala delle tonalità
Tonalità

La tonalità (o tinta) è una determinata lunghezza d’onda all’interno dell’intero spettro della luce.

Scala della luminosità
Chiarezza

La chiarezza è la quantità di bianco o di nero presente nel colore.

Scala della saturazione
Saturazione

La saturazione (tecnicamente definita croma) è la purezza, l’intensità di un colore.

Variazioni di chiarezza e saturazione di una tinta:

Variazioni di saturazione e luminosità di una tinta

I colori primari

I colori primari sono un qualsiasi gruppo di colori scelto per produrre tramite combinazione una gamma di altri colori. In campo video i colori primari sono rosso, verde, e blu, ossia RGB, la cui miscelazione produce tutti gli altri colori percepibili dall’occhio umano. Dalla combinazione dei colori primari si ottengono i secondari, da quella dei secondari coi primari nascono i terziari e così via.

La sintesi additiva e la sintesi sottrattiva dei colori

La sintesi additiva fa riferimento alla luce. La somma di tutti i colori dello spettro luminoso crea la luce bianca. In sintesi additiva lavorano le luci sul set, i monitor e i proiettori.

La sintesi sottrattiva fa riferiamo ai pigmenti e di conseguenza riguarda tutto ciò che non è luce. Ogni materiale assorbe alcune lunghezze d’onda dello spettro luminoso e ne riflette altre; queste ultime sono i colori da noi percepiti. La somma di tutti i pigmenti produce l’assorbimento di tutte le lunghezze d’onda della luce e di conseguenza crea il nero.

Sintesi additiva e sottrattiva

La sensibilità dell’occhio umano e dei sensori delle videocamere ai diversi colori

I nostri occhi sono più sensibili al verde, in secondo luogo al rosso e infine al blu.

A pari luminosità una luce verde ci risulta quindi più luminosa di una luce rossa oppure blu. Per lo stesso principio, aggiungendo del verde a una tonalità di rosso otteniamo un rosso che ci appare più chiaro, mentre aggiungendo del blu otteniamo un rosso che ci appare più scuro. Il verde contribuisce a circa il 70% della nostra percezione della luminosità, mentre il rosso più o meno al 20%; queste due tonalità combinate sono quindi responsabili al 90% di quanto ogni cosa ci appare chiara o scura.

Sensibilità dell'occhio umano ai colori
Sensibilità dell’occhio umano ai colori

I sensori digitali che utilizzano il filtro di Bayer, ossia il 99% dei sensori attualmente impiegati nelle videocamere e nelle fotocamere digitali, hanno lo stesso tipo di sensibilità ai colori che caratterizza lo sguardo umano. Per questo motivo nei file video, così come in quelli fotografici, il canale del verde è sempre il più pulito mentre quello del blu è sempre il più afflitto da rumore digitale.

Il filtro di Bayer
Il filtro di Bayer

L’effetto Purkinje e la notte blu

Effetto Purkinje

L’effetto Purkinje indica la tendenza dell’occhio umano a percepire i colori in maniera diversa in relazione alla quantità di luce ambientale. In condizioni di forte luminosità l’uomo distingue maggiormente le tonalità di rosso, mentre in scarsa luminosità quelle del blu. Nella retina del nostro occhio sono presenti coni e bastoncelli. I primi sono cellule specializzate nella visione del colore e sono particolarmente sensibili alle frequenze del verde-giallo; i secondi, che consentono solo la visione in bianconero, ossia in scala di grigi, sono specializzati nella percezione della luminosità e sono particolarmente sensibili alle frequenze del blu-verde.

L’effetto Purkinje si verifica perché al diminuire della luminosità la visione viene affidata sempre più ai bastoncelli; è questo a far sì che i colori che percepiamo in condizioni di luce scarsa ci risultino bluastri e poco saturi. Quando in condizioni di estrema penombra i coni smettono di partecipare alla visione, la nostra capacità di percepire i colori decade.

È per questo motivo che la notte ci appare bluastra e che in ambito cinematografico, per le notturne, si utilizzano spesso luci filtrate in blu, optando poi, in fase di color grading, per livelli di saturazione particolarmente bassi. Tutto ciò nonostante che la temperatura colore della luce lunare si aggiri attorno ai 4000°K.

Dalla fine degli anni ’90 la rappresentazione della notte nei film ha iniziato a caratterizzarsi sempre più di frequente di un forte tendenza al verde, con effetti che in molti ritengono più naturali di quelli prodotti dal blu puro, soprattutto in presenza di livelli di saturazione elevati.

Il cerchio di Itten

Rappresenta le relazioni tra colori primari, secondari e terziari.

Al centro del cerchio si trovano i colori primari Giallo, Rosso e Blu. Dalla loro combinazione si ottengono i secondari: Giallo e Rosso creano l’Arancio, Rosso e Blu creano il Viola, Blu e Giallo creano il Verde. Nel cerchio a 12 sezioni sono riportati i colori secondari e in mezzo a ogni coppia di essi è riprodotto il terziario che nasce dalla loro unione. Ad esempio, tra il verde e il blu è visibile il blu-verde, che si ottiene appunto dalla mescolanza dei due colori adiacenti sulla ruota.

I colori tra giallo e rosso-viola sono considerati caldi, quelli nel semicerchio opposto sono definiti freddi.

Cerchio di Itten
Cerchio di Itten

Gli accordi armonici

Quando si accostano due o più colori si crea un accordo cromatico. Quando l’accordo è armonioso viene definito accordo armonico. Utilizzando il cerchio di Itten è possibile individuare numerosi accordi armonici seguendo delle direzioni molto semplici, basate su forme geometriche.

Complementari

Colori complementari

Qualsiasi retta attraversi il centro del cerchio unisce due colori complementari. In sostanza, i colori che sul cerchio si trovano in posizioni opposte sono complementari.

Questo accordo a due produce armonia ma anche il massimo contrasto cromatico.

Triadi

Triade cromatica

Se si scelgono tre colori del cerchio che siano posizionati in corrispondenza dei vertici di un triangolo equilatero si crea un accordo armonico a tre. Le triadi più sfruttate sono giallo-rosso-blu e arancio-viola-verde.

Altre triadi armoniche si ottengono sfruttando la figura del triangolo isoscele, ossia sostituendo a un colore di un accordo complementare i due colori ad esso contigui sul cerchio. Ad esempio, sostituendo al verde di rosso-verde il blu/verde e il giallo/verde.

Quaterne

Quaterna cromatica

Scegliendo sul disco due coppie di complementari collegati fra loro da linee rette perpendicolari formanti un quadrato si ottengono tre accordi armonici a quattro, tra i quali ad esempio quello formato da giallo, rosso-arancio, viola, blu-verde.

Tre ulteriori accordi armonici quaternari si ottengono se le linee che collegano le due coppie di complementari formano un rettangolo; un esempio è la quaterna giallo-verde, giallo-arancio, rosso-viola, blu-viola.

Un altro schema grafico che individua accordi armonici a quattro colori è il trapezio, con due colori contigui da un lato e due colori adiacenti ai loro complementari dall’altro. Un esempio è la quaterna verde-giallo/verde, viola-rosso/arancio.

Sestine

Sestina cromatica

Gli accordi armonici a sei colori si possono individuare inscrivendo nel disco cromatico a dodici parti un esagono in modo da ottenere 3 coppie di complementari, come ad esempio giallo, arancio, rosso, viola, blu, verde.

Accordi analoghi

Accordi analoghi

Si ottengono abbinando una serie di due o più colori adiacenti. Sviluppano un contrasto cromatico estremamente ridotto sono utili per far risaltare al massimo un colore discordante, magari un complementare.

Triadi naturali

Triade naturale

Esulano dalle composizioni basate su forme geometriche inscritte del cerchio di Itten, che comunque funge da riferimento. Sono composte da due colori complementari e uno adiacente. Per esempio rosso, verde e blu-verde.

Il bianco e il nero posso essere aggiunti a qualsiasi combinazione mantenendone l’armonia.

Psicologia del colore

A livello psicologico ogni colore influenza lo spettatore in maniera diversa. Alcuni effetti dei colori sulla mente umana sono universali e prevedibili, altri sono legati a fattori culturali e possono variare molto in base all’osservatore.

Per esempio è un fatto che il colore giallo richieda il massimo sforzo mentale per essere elaborato; allo stesso modo è comprovato che il rosso stimoli la ghiandola surrenale a secernere adrenalina e che il blu induca il cervello a produrre 11 sostanze tranquillanti.

Non a tutti, però, il verde ricorda il denaro; è probabile che ciò accada a un osservatore nato e cresciuto negli Stati Uniti, dove le banconote hanno da sempre questo colore, ma è poco probabile che accada a un osservatore italiano, presumibilmente più incline ad associare il verde alla natura piuttosto che ai soldi. E anche negli stessi Stati Uniti è possibile che il verde influenzi in maniera molto diversa chi vive in campagna rispetto a chi vive in città.

Tutto questo non incide in alcun modo sulla percezione dell’intensità, della luminosità e del contrasto cromatico, che sono costanti assolute per l’uomo in quanto legate alla fisiologia umana. Colori luminosi, saturi e contrastanti creeranno un’immagine viva e dinamica per qualsiasi spettatore.

Arancione

Arancione

Suscita un’idea di calore e di amichevolezza, richiama la gioventù e il benessere psicofisico, la fiducia e l’avventura. Ha connotazioni esotiche e di condivisione sociale. In genere è poco apprezzato dalle persone poco socievoli.

Bianco

Bianco

Non possedendo tonalità, non è considerato propriamente un colore.

Innocenza, purezza, verginità, equità super partes, vuoto, freddezza, pulizia, sterilità, isolamento, onestà, innocuità, sicurezza.

In oriente è il colore del lutto ed è quindi strettamente associato alla morte.

Blu (azzurro, celeste)

Azzurro

È il colore dell’introspezione. Induce alla meditazione, alla calma e alla riflessività.

È associato alla pace e alla diplomazia, alla comunicazione, alla chiarezza e alla sincerità. È il colore della lealtà. Suggerisce affidabilità e compassione, ma anche freddezza, isolamento, malinconia e passività.

È spesso associato anche all’idealismo e alla libertà.

In ambito lavorativo il blu si è dimostrato motivante ed energetico. In un ambiente blu i lavoratori risultano più produttivi.

Giallo

Giallo

Colore solare, idealista e intellettuale. Spesso associato all’illuminazione e alla redenzione, alla libertà e allo sviluppo, all’idillio, alla fertilità, alla ricchezza, alla regalità e alla parola, all’ossessività e alla monomania. Talvolta anche all’insicurezza.

Induce una sensazione espansiva e sollecita al movimento. Migliora la concentrazione e accelera il metabolismo. È il colore che richiede il maggior sforzo mentale per essere processato.

Grigio

Grigio

Si è rivelato utile negli ambienti di lavoro. Promuove la produttività e stimola la creatività.

È percepito come un colore neutro, privo di personalità, ambiguo. È associato all’apatia, alla monotonia, alla maturità, alla sobrietà, alla povertà e alla tristezza.

È il colore che richiede il minor impegno celebrale per essere processato e per questo risulta riposante.

Magenta

Magenta

Il magenta è un colore extraspettrale, ossia che non fa parte dello spettro ottico; ciò significa che la sua tonalità non può essere generata con una luce di una singola lunghezza d’onda. Una luce magenta può essere prodotta solo mischiando in proporzioni uguali luce rossa e luce blu.

Il magenta è caratterizzato da forti legami con la spiritualità, la meditazione e il pensiero intuitivo, è considerato un colore “non convenzionale” ed è spesso associato alla follia.

È raro che appartenga alle palette colori cinematografiche in quanto viene abitualmente percepito dal pubblico come innaturale e spiacevole.

Marrone

Marrone

Amato in particolare dagli uomini. Solido e affidabile, richiama la terra e la genuinità, ma può risultare anche triste e malinconico, soprattutto nelle tonalità più chiare.

Nero

Nero

Oltre a mancare di tonalità, il nero è privo di luminosità. Per questo motivo non è considerato propriamente un colore.

Induce un sentimento di formalità e solidarietà. È il colore dell’autorità e del potere. È legato all’oscurità primordiale che tutti condividiamo nell’atto di chiudere gli occhi. È l’inconscio, il male, la morte, la fine e il vuoto. È la vergogna, la disperazione, la distruzione, il caos, la corruzione, il dolore, la tristezza, l’umiliazione e la rinuncia. È associato al lutto e alla stregoneria ma anche alla solennità.

Rosa

Rosa

Femminilità, maternità e dolcezza. Infantilità e protezione. Semplicità, ingenuità e tenerezza. Giocosità. È un colore cullante, adatto a far sentire viziati e protetti. Il rosa Baker Miller è impiegato in alcuni carceri per sedare l’animo dei prigionieri. Gli spogliatoi per gli ospiti di alcuni stadi hanno mura dipinte in rosa per stemperare l’aggressività dei giocatori.

Rosso 

Rosso

È il primo colore. È il primo che i neonati imparano a riconoscere e pare fosse il primo al quale i popoli antichi davano un nome.

È associato al sangue, alla morte e alla violenza, alla nascita e alla sessualità, al movimento e alla vitalità, all’autorità, al prestigio e alla fierezza. Alla rabbia, alla passione e al potere.

Occupa l’intervallo più ampio dello spettro luminoso ed è un colore eccitante. L’esposizione al rosso accelera il battito cardiaco e stimola la produzione di adrenalina, velocizzando il metabolismo corporeo e favorendo l’appetito. Non a caso è ampiamente utilizzato nella ristorazione.

La maggior parte degli uomini preferisce i rossi tendenti all’arancio, mentre di solito le donne prediligono quelli più freddi, tendenti al magenta.

Verde

Verde

Associato alla natura, alla freschezza e alla fortuna ma anche alla malattia, al malessere, alla marcescenza, alla negatività e al malaugurio. Con la diffusione del dollaro come moneta di scambio internazionale il verde è divenuto nell’immaginario collettivo il colore del denaro.

Viola

Viola

È il colore della fantasia, dell’illusione e della follia. Viene spesso associato alla regalità e alla religione, all’intelligenza e all’ispirazione, alla ricchezza, all’esaltazione, alla sofisticazione, alla bellezza e alla voluttuosità. Lo spettro colore tra viola e magenta è senza dubbi il meno amato per quanto concerne l’estetica filmica.

Palette colori

Paletta colori teal-orange

Un esempio di teal-orange, una paletta colori basata sull’accostamento di rosso-arancio e ciano, due tonalità che essendo complementari sviluppano un elevato contrasto e si esaltano a vicenda. Questo tipo di cromia è molto diffusa in campo cinematografico perché la pelle umana ha tonalità complessivamente molto vicine al rosso-arancio e quindi spicca in maniera evidente se circondata dal colore ciano.

Paletta colori analoghi

Una paletta colori giocata su tonalità analoghe, con giusto un accento complementare, utilizzato per suggerire l’ingresso di un elemento estraneo all’interno della storia; nel caso specifico un ricordo, appunto legato a questo verde acqua.

Paletta colori magenta-verde

Utilizzando colori complementari è possibile ottenere immagini ad alto contrasto anche quando il contrasto luminoso è contenuto.