La quinta prospettica è un elemento posizionato sul piano più vicino alla camera, detto primo piano. Lo sfondo è invece il piano più lontano dalla camera. Tra quinta e sfondo si estende il piano centrale, che abitualmente è dove si trova il piano di fuoco, ossia il piano sul quale si trovano gli elementi a fuoco.
Lo scopo principale della quinta è conferire profondità all’inquadratura. Le immagini dotate di un unico piano tendono a risultare piatte e solo una luce che esalti la tridimensionalità dei soggetti può limitare questo effetto. Per definizione gli elementi di quinta si trovano ai lati dell’immagine, così come le quinte teatrali si trovano ai lati del palco, ma è uso comune indicare come quinta qualsiasi elemento in primo piano, a prescindere dal suo posizionamento sui due assi del fotogramma.
Questi due fotogrammi, benché molto simili, differiscono radicalmente dal punto di vista della resa prospettica. L’assenza di elementi di quinta e lo sfondo indefinito rendono la prima immagine piatta. Nel secondo caso, invece, sono chiaramente distinguibili tre piani e per questo l’inquadratura trasmette un senso di tridimensionalità e risulta maggiormente dinamica, grazie anche a un punto macchina più angolato rispetto ai soggetti. In questa seconda immagine l’illusione tridimensionale è prodotta anche dalla luce, che soprattutto sul volto dell’attrice disegna luci e ombre, aiutata da un ottimo lavoro di trucco.
Gli elementi di quinta sono spesso utilizzati per incorniciare il soggetto principale dell’inquadratura o per nascondere parte del quadro. In entrambi i casi lo scopo è indirizzare in maniera inequivocabile lo sguardo dello spettatore.
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Sezione aurea e regola dei terzi